Se non avete mai sentito parlare di ‘phonics‘, non siete gli unici. Io stessa ne ho scoperto l’esistenza da quando mio figlio ha iniziato la reception (il primo anno della scuola inglese). I phonics non sono altro che l’insegnamento della fonetica, ed è il metodo inglese per insegnare a leggere e scrivere ai bambini la lingua anglofona imparando a riconoscere lettere e suoni, che come sapete, si pronunciano e si scrivono in modo diverso.
Da noi in Italia non si fa questo passaggio e forse questo spiega perchè sappiamo così male l’inglese!
Eppure, è proprio dai phonics che i bambini inglesi iniziano quando devono imparare a leggere e a scrivere all’eta di 5-6 anni.
COME SI INSEGNA LA FONETICA INGLESE AI BAMBINI?
Visto che siamo in quarantena, la scuola ci manda delle lezioni e dei compitini da fare a casa con i bambini e anche io sto scoprendo un mondo e imparando di nuovo l’inglese, insieme ai miei figli. E ho pensato di condividere qui per voi, le risorse e i gli stessi link che le maestre ci stanno mandando.
Per prima cosa si insegnano le lettere e per imparare a scrivere e a memorizzarle, ai bambini vengono insegnate delle canzoncine.
Vi metto qui il link per scaricarlo e stamparlo anche voi.
Se volete acquistare qualcosa con cui far fare pratica ai vostri figli vi segnalo questi che sono gli stessi che utilizziamo qui noi e che ci hanno sempre consigliato le maestre.
Se volete iniziare con i vostri figli seguendo questo approccio, vi consiglio l’acquisto di questo libro (per bambini dai 3 ai 5 anni), acquistabile qui:
Per bambini più grandi e ci sono anche le edizioni successive:
IL METODO INGLESE: COSA SONO I JOLLY PHONICS?
Jolly Phonics è il metodo multisensoriale con cui si insegnano i suoni, che non seguono l’ordine alfabetico. In questo modo i bambini impareranno i 42 suoni e ad identificare i suoni nelle parole.
Ad ogni suono è associata un’azione, una canzone e una storia.
Il metodo Jolly Phonics si basa su 6 diversi livelli di apprendimento. I bambini scoprono in maniera graduale i vari suoni, partendo dai più semplici per arrivare ai più complicati.
Il primo può essere già insegnato ai bambini di 3 anni, ma non oltre. Solo dalla Reception (e quindi a partire dai 4-5 anni) i bambini passano alla fase due.
Mio figlio che va all’asilo ha iniziato con i più semplici, che sono: S, A, T e che fanno parte della fase 1. (In questo caso lui sta imparando anche a scrivere le parole, ma principalmente è tutto basato sull’ascolto del suono). Quindi se vostro figlio ha già 3 anni potete iniziare con queste canzoncine:
Ciò che mi ha colpito di questo metodo è che i bambini giocano, si divertono, cantano mentre apprendono le basi della lingua inglese in maniera non analitica ma sensoriale.
Il metodo inglese per insegnare a leggere e scrivere ai bambini mi affascina davvero!
Oltre alle canzoncine, ai bambini viene anche insegnata un’azione in corrispondenza di un determinato suono. E anche questo aiuta a memorizzare il suono corretto.
Questo è un video che spiega propio le azioni che insegnano ai bambini e che sono associate ai vari suoni:
QUALI SONO LE SEI FASI DI APPRENDIMENTO DI JOLLY PHONICS?
PRIMA FASE
Nella prima fase i bambini imparano i riconoscere i suoni, partendo da ciò che li circonda, i suoni in casa o al parco, ad esempio e a imparare canzoncine e rime. Un gioco utile in questa fase è ad esempio ‘I spy with my little eyes something beginning with ‘a’. Noi quando prendiamo il bus facciamo spesso questo gioco, li tiene occupati e imparano ad associare suoni con le lettere.
SECONDA FASE
Nella seconda fase, i bambini iniziano a imparare 19 suoni che sono:
- s, a, t p, i, n
- m, d, g, o, c, k
- e, u, r, h, b, f, l
Quando i bambini hanno imparato questi suoni, potranno iniziare a segmentare e a unire (blender) i differenti suoni per leggere le prime parole, formate da due e tre lettere, come at (CV word) , o cat (CVC word).
In questa fase i bambini imparano anche non-decodable words come I, go, no.
Una volta imparati i primi 19 suoni, si passa al blending, il processo tramite il quale il bambino mette in successione i suoni precedentemente imparati per formare una parola. Per esempio: si imparano i suoni d, o, g e quindi si forma la parola dog (d + o + g). Vengono anche introdotti i di-graph ovvero i suoni che sono di fatto composti da due lettere (1 suono=2 lettere; r-ai-n oppure f-ee-t).
TERZA FASE
Nella terza fase i bambini imparano i rimanenti 7 suoni: j, v, w, x, y, z, qu e ad alcuni diagraph e triagraph (suoni composti cioè da due o tre lettere):
ch, sh, th, ng, ai, ee, ie, igh, aa, oo, ar, or, ur, er, ou, oi, ear, air, ure
E sempre in questa fase, imparano anche alcune red words (o tricky or sight words – ogni scuola utilizza nomi diversi e anche non esattamente le stesse identiche parole), ma per capirci queste sono she, he, was, my.
QUARTA FASE
Nella quarta fase non sono introdotti nuovi grafemi, e i bambini fanno pratica a imparare parole più complesse, come CVCC word come milk, altre red words e a fare lo spelling (fonetico).
QUINTA FASE
Ogni fase aumenta il livello di difficoltà: in questa fase i bambini imparano che lo stessa coppia di lettere ha un suono diverso in alcune parole. Come ad esempio ‘ea‘ in teama, head, e break.
I bambini iniziano anche ad imparare split diagraph: o_e come nella parola rope.
SESTA FASE
L’obiettivo della sesta fase è di abituare sempre più i bambini a ridere e a fare lo spelling fluentemente.
Se voi genitori volete dare una ripassatina alla corretta pronuncia dei suoni, anche questo video è risultato molto utile:
QUANTI SONO I SUONI FONDAMENTALI DELLA LINGUA INGLESE?
I suoni fondamentali della lingua inglese sono 42 e vengono appresi per gruppi di suoni, in base a quelli che più vengono usati (e quindi non in ordine ordine alfabetico).:
primo gruppo (s, a, t, i, p, n),
secondo (c k, e, h, r, m, d),
terzo (g, o, u, l, f, b),
quarto (ai, j, oa, ie, ee, or),
quinto (z, w, ng, v, oo, oo),
sesto (y, x, ch, sh, th, th)
settimo (qu, ou, oi, ue, er, ar)
Vi consiglio inoltre il sito Teach your Monster read, la registrazione al sito è gratuita. Il sito è ricco di giochi e attività divertenti da fare proprio sull’apprendimento dei phonics. Tutto gratuito grazie all Usborne Foundation Charity.
Per prendere confidenza con i suoni, molto utili sono anche le carte acquistabili qui:
Altra risorsa che per noi si è rivelata fondamentale per mantenere la lettura in inglese anche del piccolo, sono stati i libri proprio dedicati ai Primissimi lettori pensati da Usborne.
Noi abbiamo acquistato il cofanetto (nella foto qui sopra), dove trovate i libri suddivisi in 3 categorie:
- nella prima categoria (di colore verde) il piccolo lettore legge insieme alla mamma, quindi sulla sinistra i caratteri sono più piccoli e più difficili, sulla destra, quelli destinati al bimbo da leggere, più facili.
- nella seconda categoria (arancione) si sale un pochino di livello, e le storie sono un pochino più articolate
- nella terza categoria (quella viola) il bimbo può provare a leggere da solo, accompagnato dalla mamma
Consigliato veramente, con un ottimo qualità prezzo considerato che sono 50 libri!! Clicca qui per acquistarlo.
Inoltre segnalo che ho una cartella Pinterest dedicata proprio all’inglese per bambini.
Potrebbe interessarti anche:
- Tre attività con i Phonics per i bambini
- Come funziona la scuola in Inghilterra
- L’inglese per i bambini, 22 risorse online gratuite
Per ora mi fermo qui, terrò aggiornato il post con tutto ciò che io stessa imparerò e apprenderò.
A presto!
Francesca


2 commenti
Ciao, Francesca.
Un saluto da Ealing. 🙂 volevo solo chiederti se hai considerato anche i pareri critici su questo modo di insegnare a leggere con la fonetica: per esempio, sai che l’ultimo grosso studio sui benefici di questo metodo nell’apprendimento della lettura ha evidenziato che non dà beneficio alcuno nell’apprendere a leggere rispetto al metodo “tradizionale”, cioè quello precedente all’introduzione della fonetica? È stato uno studio che ha considerato dati da migliaia di scuole della Gran Bretagna per tutto il periodo che va da prima dell’introduzione di questo sistema (2016? Non ne sono certa, meglio controllare) al periodo appena pre-pandemia. Insomma, non so, forse sarebbe interessante che tu esprimessi anche questi possibili dubbi e voci discordanti sulla validità ed efficacia di queste tecniche, magari in un paragrafo apposito del tuo articolo? https://www.theguardian.com/commentisfree/2022/jan/19/ministers-obsessed-teaching-children-phonics-nonsense-words
Ciao. 🙂
Caterina
grazie della segnalazione! anche io ho vissuto a Ealing!